L’onorevole Giuseppe Compagnone ha relazionato oggi sul rapporto steso dalla Commissione anti mafia in merito agli incendi dolosi sull’isola. Dalla relazione emerge che sono diversi i fattori che scatenano gli incendi: innanzitutto i cambiamenti climatici che non sono più sottovalutabili ma vanno intraprese azioni concrete volte alla prevenzione. Va fatto poi un distinguo tra le zone oggetto di incendio, tra questi la “mafia dei pascoli” e ai vantaggi economici che derivano dall’inserimento dell’azienda nei fascicoli per la divisione dei lotti di terreno attribuito come zone di pascolo per ottenere fondi europei. Occorre prevenire la stagione degli incendi incrementando, si legge nella relazione dell’Antimafia, il personale forestale sia come numero che come orario di lavoro. Qualche passo in avanti è stato fatto l’anno scorso ma ancora poco soddisfacente se si pensa che la stagione degli incendi comincia già a maggio. “Al di la di ogni logica, conclude Compagnone, occorre un coordinamento e una collaborazione tra istituzioni locali, forze armate, volontariato al fine di rendere capillare il controllo sul territorio ed impedire gli incendi, vera piaga estiva dell’isola”.